Il nome di Giove deriva da un tempio che si trovava proprio in questo luogo e che era dedicato al dio Giove.
Abitato fin dall’epoca romanana, come testimoniano il Porto sul Tevere di San Valentino e numerosi reperti archeologici, questo piccolo centro è situato su un altopiano sulla riva sinistra del Tevere. il borgo e il castello, citato nei documentid’archivio del 1191 come Castel di Juvo, per la loro posizione strategica furono oggetto di contesa tra Orvieto, Todi, Amelia, Alviano e lo Stato Pontificio.
Nel 1328 il castello appartenne agli Anguillara, nel 1456 ai Farnese e dal XVI secolo ai Canonici Mattei, mentre all’inizio del Novecento il castello di Giove fu venduto ai Riccardi, poi divenne proprietà del generale Di Robilant e nel 1936 passò ai conti Acquarone.
Il Palazzo Ducale (XVII secolo) con la sua imponente mole è uno degli edifici principali del centro storico; terrazze, cortili, stanze e passaggi segreti ne costituiscono l’articolata struttura che si compone di ben cinque piani illuminati da 365 finestre, una per ogni giorno dell’anno. Fu costruito per volontà del duca Ciriaco Mattei sui resti di un castello della famiglia Colonna e al suo interno ci sono dipinti attribuiti al Domenichino, a Paolo Veronese e all’Alfani.
Nelle vicinanze si trovano il palazzo Mattei, la chiesa di Santa Maria Assunta, dove è custodita una tavola della scuola dell’Alunno, e la chiesa di San Rocco, con un affresco del Cinquecento raffigurante una Crocifissione di scuola folignate
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